Click !! LE BUGATTI TIPO 35 - estrratto da Wikipedia 

La Tipo 35 fu la vettura che meglio incarnava lo spirito originario delle Bugatti: leggerezza, bellezza e velocità. La Tipo 35 fu il capolavoro di Ettore Bugatti. Lontana dal voler essere un capolavoro di stile, la Tipo 35 riuscì comunque ad incarnare il concetto di bellezza efficace adattata alle competizioni, in quanto il disegno essenziale del corpo vettura la rendeva ben adatta ai tracciati di tutto il mondo, dove peraltro dominò durante gran parte degli anni '20. Unica concessione fu quella relativa al radiatore a forma di ferro di cavallo, che assunse qui quella forma definitiva che salta alla mente non appena si pensa al marchio Bugatti. Il lungo cofano motore era chiuso da due cinte in cuoio, dietro di esso il piccolo abitacolo biposto molto arretrato, per chiudere con uno specchio di coda semiogivale, corto e appuntito. Quasi ogni zona del telaio, tranne una piccola parte davanti, era chiuso da lamierati, in modo da proteggere le parti meccaniche e assicurare una più efficace penetrazione aerodinamica, ma senza trascurare l'aspetto estetico, da sempre molto caro ad Ettore Bugatti anche quando si trattava di vetture da competizione

Tecnicamente, la Tipo 35 nasceva su un telaio a longheroni e traverse in acciaio, secondo la più classica delle impostazioni. I longheroni seguivano la forma della carrozzeria, convergendo nella parte posteriore e seguendo il disegno semiogivale della coda. Frontalmente, i longheroni erano facilmente distinguibili al di sotto del radiatore a ferro di cavallo e servivano come sostegno per le molle a balestra semiellittica longitudinali, mentre posteriormente il molleggio era affidato a balestre invertite a quarto d'ellisse, anch'esse montate seguendo il disegno della coda, perciò esattamente sotto il serbatoio della vettura. Una novità introdotta dalla Tipo 35 fu rappresentata dai caratteristici cerchi in lega leggera ad otto razze, un elemento che in seguito si ritroverà anche su altri modelli della casa di Molsheim. Un'altra caratteristica, in realtà molto meno visibile, ma che venne introdotta con la Tipo 35, fu l'assale anteriore cavo, in modo da ottenere un ulteriore risparmio di peso. Questo assale venne realizzato in acciaio al cromo-nichel. L'impianto frenante era invece a quattro tamburi. La Tipo 35 era equipaggiata con un motore ad 8 cilindri in linea da 1991 cm³, le cui dimensioni caratteristiche erano riprese da quelle dell'unità già presente sotto il cofano della Tipo 29 da gara. A differenza di quest'ultimo propulsore, però, venne effettuato un profondo lavoro di affinamento e alleggerimento delle parti in movimento, nonché ben più approfonditi test di affidabilità del motore stesso per non rischiare come nel caso della Tipo 29 stessa. 
Bugatti Tipo 35 - 1991 cm³
La distribuzione era affidata ad un solo asse a camme in testa, che andava ad azionare le tre valvole presenti su ogni cilindro (due di aspirazione ed una di scarico), mentre l'albero motore e le bielle erano su cuscinetti. La potenza massima erogabile da questo propulsore era di 100 CV a 5000 giri/min.  Il cambio era manuale a 4 rapporti, interfacciato al motore mediante una frizione multidisco in umido. Grazie a queste caratteristiche e al peso ridotto, la Tipo 35 poteva spuntare delle ottime prestazioni, arrivando a 185 km/h di velocità massima, rilevanti per un'autovettura da corsa di quell'epoca e di quella cilindrata. L'esordio sportivo della Tipo 35 avvenne nell'agosto 1924 al Gran Premio di Francia, che in quella edizione si tenne a Lione, ma fu al Gran Premio di San Sebastian dello stesso anno che colse la sua prima vittoria, che diede inizio alla grande saga dell'attività sportiva di questo modello e dei modelli da esso derivati. 
La Tipo 35 originale, quella che debuttò appunto nel 1924, venne prodotta per tre anni appena, durante i quali ne vennero assemblati 96 esemplari
Già nel maggio 1925, la Tipo 35 fu affiancata da una versione semplificata, denominata Type 35A, presto fu soprannominata Tecla, in quanto Tecla era un tale che all'epoca imitava articoli di gioielleria: tale modello era paragonabile ad una versione stradale di una vettura da competizione, destinata a clienti che apprezzavano le belle vetture sportive e il piacere di guida, ma che non avevano molta esperienza in campo agonistico. Si distingueva dalla Tipo 35 per il motore meno potente, che si fermava a 75 CV a 4300 giri/min per la riduzione del rapporto di compressione. L'alimentazione era sempre a due carburatori Solex, ma potevano essere impiegati anche i carburatori Zenith. Il motore aveva tre supporti di banco anziché cinque e l'accensione era a spinterogeno e non a magnete. Altra differenza rispetto alla Tipo 35 era il rapporto finale di trasmissione; la Tipo 35A raggiungeva i 160 km/h, un valore di tutto rispetto per l'epoca. Le ruote erano solo a raggi e non in lega, il che permette di distinguere al volo la Tipo 35A dalle altre Tipo 35. La Tipo 35A fu prodotta fino al 1929 in 139 esemplari Click !!
Una Tipo 35A, riconoscibile dalle ruote a raggi
Bugatti Tipo 35B - 2262 cm³ compressore volumetrico Bugatti Tipo 35B - 2262 cm³ compressore volumetrico Bugatti Tipo 35C - 1991 cm³ compressore volumetrico
La Tipo 35T venne introdotta nella primavera del 1926 e di fatto non era che una Tipo 35 con motore maggiorato: la cilindrata in questo modello salì infatti a 2262 cm³, grazie alla maggiorazione della corsa, portata da 88 a 100 mm, mentre l'alesaggio rimase invariato a 60 mm. 

La Tipo 35B era invece una Tipo 35T con compressore volumetrico  

La Tipo 35C non era altro che una Tipo 35 munita di compressore volumetrico.

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Una Tipo 35T 2262 cm³