tipologia dell'avantreno del cyclekart
home
 
 
  
 L'avantreno di un cyclekart  è solitamente ammortizzato da balestre, sebbene possa essere ammortizzato da sistema a braccia oscillanti o non esserlo completamente. La balestra viene agganciata al telaio nella sua porzione inferiore mentre l'assale posteriore, solitamente non ammortizzato è all'altezza del telaio, ovvero il centro della ruota posteriore si trova alla stessa quota del telaio. 
  
Questa configurazione fa si che la ruota anteriore, per avere la medesima quota di quella posteriore, debba essere sorretta da un assale a corna di bufalo, esattamente come avveniva nelle auto degli anni 20 -30, vedi Alfa Romeo, Bugatti e via dicendo. In particolare Bugatti aveva adottato una soluzione per la quale l'assale poteva avere un minimo scorrimento sulla balestra in avanti ed indietro ma non lateralmente. 
Benchè non lo si pensi ma i movimenti di ammortizzazione e di sterzo condizionano notevolmente la variazione delle geometrie a riposo e la stessa frenata induce movimenti torsionali che devono assolutamente essere contrastati, situazione quest'ultima che non avviene nei cyclekarts privi di freni anteriori. 
Lo sterzo può avvenire tramite due aste di rimando dal volante o tramite una sola, il cui moto viene poi trasmesso alla ruota controlaterale. 
La singola asta di rimando che collega fra loro le ruote era la soluzione prevalentemente usata, infatti i motori avevano piu cilindri posti uno dietro l'altro, occupandi la parte centrale del vano anteriore, al di sotto del cofano. 
In tale situazione non poteva esservi una congiunzione diretta fra volante e scatola dello sterzo, che risultava sostituita da ingranaggi conici, fra loro  posti a 90° che trasformavano il moto del volante da sinistra a destra e viceversa in avanti ed indietro e viceversa, facendo comunque variare l'angolo delle ruote. 
Immaginiamo ora di passare sopra una cunetta ove (per comodità di esempio) entrambi le ruote si alzino verso il telaio della stessa misura ed esaminiamo cosa accade (ingigantendo un po la geometria) se abbiamo due aste di rimando dal volante alle ruote ed invece se un'asta  congiunge le ruote e si ha un solo rimando al volante.  
Il punto di rotazione dell'asta del volante mantiene la stessa distanza verso il telaio.
In questo caso le due ruote compiono lo stesso movimento che puà essere convergente o divergente la  risultante è che il volante resta nella stessa posizione.
In quest'altro caso le ruote nè divergono, nè convergono ma il volante si sposta.
  
Si evita qui di decrivere i movimenti torsionali e le soluzioni atte a contrastarli che si generano in presenza dei freni, per certo il sistema a balestra è in questo caso più complicato di quello a braccia oscillanti ed ammortizzatore a molla.